Dai professionisti ai funzionari ai consulenti, ai neolaureati, siamo attori di un periodo storico che, nel tentativo di rispondere a nuove questioni gestionali, pone un’inedita enfasi sulle logiche di rete. Soprattutto, alla luce delle conseguenze d’ampio spettro della pandemia, aumenta l’esigenza di muoversi in contesti e realtà sempre più complessi; con essa è altresì ampliata l’esigenza di nuove figure professionali, che rende giovani neolaureati una fondamentale risorsa delle trasformazioni odierne. Il considerevole apporto di professionalità è dunque l’obiettivo di un corso di III ciclo che, come questo, intende collocare i vari attori – dai dipendenti della PA ai giovani neolaureati – in un processo di compartecipazione, che inizia proprio con questo primo Modulo!
Il modulo di management pubblico MIMAP
Il Modulo di Management pubblico del Master di II livello «MIMAP» rappresenta il punto di partenza per cogliere il contenuto delle trasformazioni in atto nella nostra contemporaneità. Esso è incentrato sullo studio dei modelli che – succedutisi nel tempo – hanno prodotto gli strumenti con cui si è data attuazione alle riforme manageriali. Dal modello burocratico al New Public Management (NPM) alla Public Governance, si è giunti solo negli ultimi anni ad un’enfasi accentuata – oltre che per il controllo degli input – per gli output e i processi di governance.
Sono questi alcuni degli argomenti che vengono trattati, indispensabili per la comprensione dell’evoluzione del contesto politico che solo dopo il 2009 (Dlg. 150/09 sul Ciclo delle performance) inizia gradualmente ad integrare la prospettiva originariamente «micro» (singola PA) del NPM con le prospettive «meso» (aziende e Amministrazioni pubbliche) e «macro» (sistema socioeconomico).
L’evoluzione del management pubblico
Quella odierna, è una fase di passaggio dal Management al Policy-making: è questa l’essenza dello strumento italiano d’attuazione del «Next Generation EU», il PNRR, a cui peraltro il Modulo I dedica uno studio approfondito (in particolare su Missioni, Componenti, Milestone, Traguardi e Azioni), in stretta collaborazione con dirigenti della PA. Come afferma Giacomo, studente neolaureato, sebbene il PNRR sia un documento strategico che contribuirà alla crescita e allo sviluppo nazionali, alla domanda «Come gestirlo, e con quali strumenti?» risponde che «molte sono le informazioni superficiali», affermando altresì che l’approccio allo studio del documento «è spesso poco critico».
Ulteriore quesito spesso sollevato – e non solo dalla categoria di giovani neolaureati che, come Maria, hanno deciso di iscriversi al corso – per tentare di cogliere tutto il potenziale strategico delle risorse europee è il seguente: «Chi è il dirigente?». A cui si aggiunge la spontanea domanda: «Come funziona la dirigenza italiana?» È una questione ampiamente affrontata dal Modulo che, studiando i nuovi modelli manageriali – particolarmente influenzati dalla teoria politica – tenta di produrre la giusta sinergia tra le varie categorie, e di proporre altresì nuove chiavi di lettura e di stimolare nuovi sviluppi scientifici. D’altronde, spesso ci si imbatte in situazioni laddove essere già preparati a quello che ci aspetta è altamente vantaggioso: cogliere l’evoluzione del nostro contesto, partecipare alle sue intrinseche sinergie percependosi in qualità un attore, sono tutti fattori altamente vantaggiosi.
La logica di rete di cui lo studio del Modulo I è veicolo punta a rafforzare una rete di «Manager», poggiandosi sulla solida e ventennale comunità «MIMAP». Essa ha per obiettivo quello di diventare il minimo comune denominatore, di accomunare cioè le varie logiche – da quella giuridica a quella economica a quella politologica fino alle culture umanistiche e scientifiche – a una concezione compartecipata ed evolutiva.
Infatti, il dibattito odierno si muove sulla gestione delle risorse umane ed economiche: i «Manager» possono debellare quella visione «Kafkiana» del dirigente che ha paura di impugnare la penna per firmare per dare spazio ai talenti che sanno guardare oltre e sanno mettersi in gioco. Per far ciò bisogna ricevere stimoli al di là dell’ordinario che siano in grado di gettare le basi di un’accurata ricerca di conoscenze e di metodo.
Sulle conoscenze e sul metodo, sulle logiche e sulla compartecipazione e senso di appartenenza alla comunità «MIMAP», come sulla comprensione degli strumenti è perciò incardinato il Modulo I del corso di Master di II livello «MIMAP».
Dopo aver accennato ai contenuti del primo capitolo del Master, vi diamo appuntamento alla prossima!