Performance e Risk Management Master Mimap Roma

Performance e gestione dei rischi: due facce della stessa medaglia

Didattica

Il modulo VI del Master MIMAP si è soffermato sul legame sussistente tra il ciclo della performance e il risk management, analizzando tali strumenti programmatici attraverso una chiave di lettura integrata tra la misurazione e la rappresentazione degli impatti e la gestione e il trattamento dei rischi.

Per approfondire i contenuti degli altri moduli:

  • Modulo I sul Management pubblico.
  • Modulo II su Accountability e Creazione di valore.
  • Modulo III sulla governance della trasformazione digitale.
  • Modulo V sulla gestione dei lavori per progetti.

Le caratteristiche della performance

Cos’è e quali sono le caratteristiche del piano della performance? Cosa si intende per corruzione e come vengono gestiti i rischi corruttivi? In che modo due documenti di natura programmatoria con finalità differenti risultano in realtà essere strettamente connessi tra di loro? Nel corso del presente modulo si farà luce su ognuno di questi aspetti, non solamente attraverso l’analisi degli elementi normativi e teorici ma anche attraverso lo studio di casi pratici e la previsione di lavori di gruppo volti a far cimentare in prima persona i discenti nella creazione e nella progettazione di modelli di pianificazione strategica e di gestione del rischio.

Una visione integrata del ciclo  della performance e del risk management

La consapevolezza del rischio da parte della pubblica amministrazione, dei manager e dei dipendenti pubblici aiuta le amministrazioni a migliorare le proprie prestazioni assicurando che il sistema di gestione sia orientato all’efficienza e alla soddisfazione degli stakeholders, garantendo e al contempo creando valore pubblico. In quanto elemento integrante del processo programmatico e decisionale quest’ultimo deve essere sostanzialmente collegato agli obiettivi dell’organizzazione.

La prima parte del nostro studio si concentra sul ciclo di gestione della performance ossia sullo strumento volto a definire gli obiettivi alla base dell’operato delle singole pubbliche amministrazioni e a individuare le risorse che quest’ultime hanno a disposizione attraverso il monitoraggio costante dell’attività svolta e la valutazione del perseguimento di quanto inizialmente prefissato.

In particolare, la pubblica amministrazione, nello svolgimento delle proprie azioni, deve adottare una prospettiva gestionale strategica rilevante (coerenza tra obiettivi e bisogni della collettività), efficiente (capacità di realizzare gli obiettivi migliorando il rapporto tra quantità/qualità dei servizi erogati e quantità/qualità risorse impiegate) ed efficace (capacità di raggiungere l’obiettivo prefissato) nel rispetto del principio di economicità (perseguimento degli obiettivi tramite il dispendio di risorse ritenute socialmente accettabili da parte della comunità di riferimento).

Affinché la pubblica amministrazione sia sempre più efficace ed efficiente nonché creatrice di valore pubblico occorre che la stessa adotti, accanto a sistemi di gestione della performance come sopra delineati, sistemi di gestione dei rischi. Questi ultimi vengono descritti come processi finalizzati a identificare eventi rischiosi al fine di elaborare strategie e procedure operative per la loro gestione. I rischi possono essere di natura differente quali strategici, economici-finanziari o corruttivi.

Nel corso del presente studio particolare attenzione viene data ai rischi di natura corruttiva, rischi che in primis possono minare il buon operato della pubblica amministrazione e alla nozione di corruzione che, seppur essendo oggigiorno un concetto ampiamente noto, non sempre risulta di facile definizione. Si farà inoltre un focus sul ciclo di risk management il quale viene elaborato attraverso la predisposizione di tre macro-fasi: l’analisi del contesto interno ed esterno; la valutazione del rischio tramite la sua identificazione, la sua analisi e la sua ponderazione; il trattamento del rischio attraverso l’identificazione e la programmazione delle misure.

Le informazioni trattate nel presente modulo risultano altresì rilevanti a seguito della recente entrata in vigore del regolamento di adozione del Piano integrato di attività e organizzazione. Il PIAO, in un’ottica di semplificazione e trasparenza dell’attività amministrativa, è infatti volto a superare la molteplicità degli strumenti di programmazione fino a ora presenti attraverso la predisposizione di un unico ed esaustivo documento di governance. Il summenzionato Piano di durata triennale, la cui efficacia dovrà essere valutata in futuro, sostiene una visione integrata dei differenti strumenti di pianificazione, sottolineando ancora una volta come, per garantire la qualità e la trasparenza dell’attività pubblica, occorra adottare una visione omogenea e complessiva dei differenti piani di programmazione delle singole pubbliche amministrazioni.

In un’ottica di continuo miglioramento personale e professionale le nozioni apprese mi hanno permesso non solamente di acquisire conoscenze più ampie ma di avere una maggiore consapevolezza del mio lavoro e dell’intera struttura amministrativa di cui faccio parte.

Grazie allo studio teorico e pratico dei sistemi di programmazione della pubblica amministrazione e al confronto avuto tra i vari partecipanti, molti dei quali provenienti da differenti amministrazioni, c’è stata la possibilità di acquisire una migliore capacità di analisi delle problematiche che possono emergere in fase di pianificazione dell’azione amministrativa.

Didattica

Potrebbe interessarti…